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Vitigni e cultivar tradizionali: un’identità da preservare, un patrimonio da valorizzare. Al via la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell'Olio

Presentata a Roma la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell'Olio. Nella Sala della Crociera, il Ministero dei Beni culturali ha ospitato la conferenza di presentazione della Giornata ideata dall’Associazione Italiana Sommelier, realizzata in collaborazione con MIPAAF, MIBACT e RAI.


Saranno siti museali e archeologici di grande valenza quelli individuati dal MIBACT per l’evento di AIS. Tema di questa edizione: Vitigni e cultivar tradizionali: un’identità da preservare, un patrimonio da valorizzare, un argomento di forte impatto e legame con cultura, arte e la tradizione enoica e olearia italiana, vere eccellenze mondiali in questi comparti produttivi.


Alla conferenza di presentazione, che si è tenuta al Ministero dei Beni Culturali, erano presenti il Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,  Antimo Cesaro, il Direttore Generale ICQRF (Ispettorato centrale repressione frodi, Dipartimento del MIPAAF) Oreste Gerini, il Vice Direttore della Direzione per l'Offerta Informativa RAI, Marcello Masi, autore e conduttore delle rubriche Linea Verde Sabato (RAI1) e Signori del Vino (RAI2),  per la Segreteria tecnica del Vice Ministro MIPAAF Andrea Olivero, Vanna Sportelli e il Presidente nazionale dell'Associazione Italiana Sommelier Antonello Maietta.

I relatori hanno sottolineato l’importanza di questa Giornata che vede impegnate le diverse istituzioni e la Rai nel rafforzare il messaggio culturale portato avanti da AIS. In particolare il Sottosegretario Cesaro ha dichiarato che “Vino e olio rappresentano l’esempio più lampante della ricchezza che il nostro Paese sa offrire, tanto dal punto di vista delle condizioni climatiche e della fertilità della sua terra, quanto della capacità umana di trasformare questi doni della natura in prodotti dalla riconosciuta eccellenza mondiale. Una coltura che nei millenni è diventata cultura: espressione di tradizioni, antichi saperi, sapienza artigianale che, senza snaturare la sua genuinità, si è saputa trasformare in un’industria che crea ogni anno nuovo reddito e nuova occupazione.

Un patrimonio che non teme la concorrenza globalizzata ma che va protetto, conosciuto e valorizzato, anche attraverso campagne di sensibilizzazione, come questa, sulla qualità e le varietà di prodotti che possiamo offrire. Il matrimonio con i beni culturali e i nostri musei risulta quindi quasi inevitabile, perché il vino ed olio, così come la vite e l’ulivo, oltre ad essere state muse ispiratrici per opere d’arte in ogni epoca, rappresentano un elemento caratterizzante del paesaggio rurale delle nostre regioni, e quindi patrimonio identitario dell’Italia. Ciò assume ancor più rilievo nell’anno dei Borghi d’Italia e nell’ottica di incentivare un turismo diffuso, lontano dalle grandi città e in favore dei tanti piccoli scrigni di bellezza diffusi da nord a sud, di cui il vino, l’olio e in generale l’enogastronomia sono da sempre elementi fortemente rappresentativi”.

“Abbiamo immaginato questa giornata.- ha detto Antonello Maietta – come un’opportunità per rinvigorire il legame fra gli ambiti storici e il contesto sociale in cui sono inseriti. L’obiettivo che ci poniamo è quello di declinare il paesaggio agricolo in un aspetto culturale, turistico e, perché no, anche economico. Vino e olio di qualità, oltre a dare valore al territorio, costituiscono infatti una voce significativa per il mercato interno e per il nostro export.”

Durante la Giornata, nelle diverse regioni italiane, i funzionari del MIPAAF, illustreranno alcuni aspetti fondanti del recente Testo Unico sul vino, così come saranno raccontate le vicende che hanno legato arte e cultura a vino e olio; in alcuni casi con la possibilità di allargare lo sguardo verso antichi vigneti ed uliveti.

Saranno i sommelier AIS che a margine di ogni evento proporranno un altro percorso guidato, questa volta organolettico, tra i vini e gli oli di eccellenza di ogni regione d’Italia, raccontando i colori, i profumi ed i sapori che gli esperti avranno contestualizzato culturalmente.

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