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Vino&Sostenibilità. A Vinitaly il "Modello Biodiversità" del Soave

Un modello di difesa avanzata del Soave per una viticoltura sempre più sostenibile attraverso uno strumento di analisi su un comprensorio produttivo di circa 10.000 ettari di vigneto.

Altra interessante presentazione a Vinitaly di un modello basato sui principi della biodiversità e voluto dal Consorzio di Tutela del Soave per misurare la sostenibilità del sistema produttivo. Il modello verrà applicato su circa 10.000 ettari tra Verona, Vicenza e Padova.

Si chiama Modello di difesa avanzata del Soave ed un è vero e proprio strumento di analisi che il Consorzio di tutela adotterà per validare l’intero sistema produttivo secondo i principi della biodiversità.

Ecco la nuova frontiera che il Consorzio del Soave intente varcare, vedendo in essa un vero e proprio termometro per valutare la salute dei vigneti, dei suoli, della vegetazione, a partire dall’analisi di terra, aria, acqua e dalla rilevazione di “insetti amici” del vigneto.

Sentinelle della salubrità delle vigne e garanti di un vino di qualità, nel totale rispetto della natura.
Il Consorzio del Soave opererà da capofila nell’applicazione di questo “modello biodiversità” nell’ambito di un comprensorio produttivo interprovinciale che coinvolge piccole e grandi aziende, tra Verona, Vicenza e Padova, per un comprensorio produttivo di circa 10.000 ettari.

L’applicazione condivisa del modello si rende necessaria per garantire il successo e l’efficacia delle pratiche agricole adottate.

Se ne parla a Vinitaly, domenica 9 aprile alle ore 17, allo stand del Consorzio del Soave con:

Gianfranco Caoduro, della World Biodivesrity Association
Viviana Ferrario, docente allo IUAV di Venezia
Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave
Segue degustazione curata da Chiara Mattiello, sommelier

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