Passa ai contenuti principali

Vino&Ricerca. Gestione del vigneto: la defogliazione precoce per il miglioramento qualitativo delle produzioni vinicole

Una ricerca pluriennale condotta da Nello Bongiolatti della Fondazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio ha dimostrato che la defogliazione precoce su Nebbiolo - Chiavennasca in Valtellina oltre a migliorare la qualità del vino ne riduce la suscettibilità agli attacchi di botrite.

La defogliazione precoce in viticoltura, nella fase di allegagione, è una pratica sempre più diffusa e molto spesso utilizzata nella gestione del vigneto in alta quota e nelle aree viticole più fredde. Viene eseguita al fine di migliorare arieggiamento e insolazione, favorendo l'accumulo di sostanze (polifenoli) che regolano la colorazione, la struttura e gli aromi delle uve e dei vini. In tal senso il Nebbiolo in provincia di Sondrio, eccezionale vitigno autoctono della Valtellina e da sempre chiamato dai Valligiani “Chiavennasca”, si distingue per essere tra quelli più esigenti in pratiche colturali e nello specifico di una maggiore e più puntuale gestione della vegetazione.

La ricerca è stata presentata al Quinto Congresso Internazionale sulla Viticoltura di Montagna e in Forte Pendenza dal titolo " Le viticolture estreme: valori, bellezze, alleanze, fragilità", nell'ambito della tematica "Pratiche agronomiche e ambientamento climatico dei vitigni nella viticoltura di montagna".

Obiettivi

La ricerca è iniziata nell’annata 2010 su Nebbiolo-Chiavennasca clone 34 allevato a Guyot classico ed ha avuto come obiettivo quello di verificare l’influenza della sfogliatura della zona grappolo effettuata in tempi ed intensità diversi, su allegagione e caratteristiche morfologiche del grappolo, nonché sulle caratteristiche tecnologiche e fenoliche e stato sanitario delle uve.

La prova sperimentale

Condotta a blocchi randomizzati, ha interessato 200 piante di un vigneto impiantato nel 1997 a rittochino ed è stata effettuata in località “Priora” in comune di Berbenno di Valtellina (So) a 350 m s l m.

A partire dal 2014 la ricerca si è ampliata interessando un vigneto in località San Gervasio in comune di Teglio, a 700 m di quota altimetrica, al sesto anno d’impianto di Nebbiolo-Chiavennasca clone 34 e allargata anche al vitigno Chiavennaschino.

La sistemazione del terreno è a ciglione trasversale con filari disposti in direzione est-ovest e piante allevate a Guyot.

Materiali e Metodi

La ricerca è stata impostata sul confronto tra tesi con sfogliatura eseguita nelle fasi fenologiche di
prefioritura e di postfioritura con il testimone non sfogliato.

La defogliazione è stata eseguita asportando su tutti i germogli della pianta, le prime 6-7 foglie basali (foglie poste a livello e al di sotto del grappolo) e i parametri presi in considerazione sono stati i seguenti:

  • % di allegagione;
  • Fertilità media delle gemme sul tralcio a frutto;
  • Peso medio del grappolo ed indice di compattezza;
  • Peso medio acino e misura spessore della buccia;
  • Maturità tecnologica (acidità totale, pH, Brix°);
  • Maturità fenolica (profilo degli antociani);
  • % acini botritizzati.

Risultati

A conclusione dello studio i risultati ottenuti possono essere così sintetizzati:

Defogliazioni precoci (prefioritura) riducono leggermente la fertilità delle gemme e hanno sicuramente effetto sull’allegagione con conseguenze positive sulla dimensione del grappolo e la sua compattezza e sullo spessore della buccia dell’acino;

I parametri tecnologici dei mosti non sono influenzati dalla defogliazione grazie alla formazione di nuove foglie e germogli nella fascia interessata;

Il contenuto in sostanze coloranti e aromatiche nei vini risultano influenzati positivamente dall’operazione di defogliazione;

Nelle tesi defogliate precocemente, gli acini hanno dimostrato una minore suscettibilità agli attacchi di botrite, risultato questo, particolarmente positivo sul vitigno Chiavennaschino a grappolo molto compatto.

Influenza sulla botride

La botrite, causata dal fungo Botrytis cinerea, caratterizzata dalla formazione della ben nota “muffa grigia”, infetta l’acino direttamente mediante penetrazione dell’epidermide o ingresso in ferite preesistenti. La sensibilità degli acini aumenta in funzione della loro maturazione, soprattutto quando la stagione decorre piovosa. Con il procedere della maturazione delle uve, aumenta anche la concentrazione di zuccheri e di conseguenza il substrato di crescita di questo fungo.

La maggiore tolleranza alla botrite che si è venuta ad evidenziare, è dovuta al fatto che la defogliazione abbassando la percentuale di allegagione favorisce la formazione di un grappolo meno sviluppato e più spargolo che garantisce una maggiore esposizione alle radiazioni solari e miglior areazione e quindi un minor ristagno di umidità.

Il leggero calo di produzione registrato sulle tesi defogliate rispetto al testimone viene compensato da una migliore qualità del vino prodotto.

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece