Passa ai contenuti principali

Concorso Ercole Olivario. Verso la valorizzazione della biodiversità olivicola come valore aggiunto per il Made in Italy. Il 1° aprile la premiazione a Perugia

Alla XXV edizione del Concorso Nazionale per la Valorizzazione delle Eccellenze Olearie Territoriali Italiane iscritte alle selezioni 174 etichette di 17 regioni, 99 le aziende finaliste.


Anche quest’anno, i migliori oli extravergine italiani hanno gareggiato nelle diverse regioni italiane per aggiudicarsi la partecipazione all’Ercole Olivario, concorso di riferimento dedicato alle eccellenze olivicole italiane.

Un edizione speciale quella del 2017, ricorre infatti il 25° anniversario dell’Ercole Olivario, concorso indetto dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia e con il sostegno del Sistema Camerale Nazionale, delle associazioni dei produttori olivicoli, degli enti e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità nazionale.

“25 anni - sottolinea Giorgio Mencaroni, Presidente del Comitato di Coordinamento del Concorso - un anniversario importante per una manifestazione che, nel corso del tempo, è diventata un punto di riferimento essenziale per tutti coloro che si muovono nell’ambito del settore olivicolo. Un momento di confronto per tutti i player di un settore che rappresenta un asset importante, un fiore all’occhiello per tutto il Made in Italy. Ricordo che stiamo parlando di un patrimonio non solo economico, ma anche sociale, ambientale, storico. Un milione di ettari coltivati che danno lavoro a circa un milione di addetti impegnati nella filiera e che, soprattutto in alcuni territori del nostro Sud, costituisce un formidabile volano, la spina dorsale del tessuto sociale di questi luoghi. Circa 250 milioni di piante, al punto che gli oliveti raccontano, dal punto di vista iconografico, il nostro Paese, costituendone un elemento paesaggistico che è entrato nell’immaginario collettivo di tutti. E 500 cultivar riconosciute, a raccontare di una biodiversità che fa dell’Italia il Paese leader per quello che concerne la produzione olivicola di qualità.”.

Il premio, è rigorosamente riservato agli oli extravergine di oliva di qualità ottenuti da sole olive italiane e coinvolge tutte le unioni regionali delle camere di commercio d’Italia, e – da quest’anno oltre le organizzazioni degli operatori olivicoli Cno, Unaprol e Unasco, sin dall’inizio partner di questa iniziativa – anche il FOOI, la Filiera Olivicola Olearia Italiana, inter - professione dell’intero settore, nel cui organismo di rappresentanza sono confluite le sigle citate insieme a industria, commercio e trasformazione del comparto olivicolo italiano.

Così, dopo il consueto e attento lavoro svolto nel corso delle selezioni regionali che ha portato a una short list di 99 finalisti, il compito di valutazione è passato a una giuria nazionale estremamente qualificata guidata da Angela Canale che ha lavorato all’assaggio delle etichette finaliste dal 27 al 31 Marzo. Un team esperto, consolidato, grazie al lavoro del quale saranno resi noti, sabato 1 aprile i nomi dei vincitori delle diverse categorie nella tipologia DOP (oli a denominazione di origine) e EXTRA (oli extravergine) fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso.

A questi vanno aggiunti altri 4 premi speciali: Amphora Olearia, per la miglior etichetta, Premio Lekythos alla personalità straniera che si è particolarmente distinta per la diffusione della conoscenza dell’olio di qualità italiano in Italia e all’esteroMenzione Speciale Olio Extravergine Biologico e infine il Premio “Il Coraggio di fare Nuove Imprese Agricole” riservato alle aziende finaliste avviate nell’ultimo quinquennio.

La premiazione del 1° Aprile, evento attesissimo dai produttori, si svolgerà quest’anno a Perugia a partire dalle ore 10.30 presso la Sala dei Notari – Palazzo dei Priori in Piazza IV Novembre. La cerimonia di premiazione sarà preceduta, dopo i saluti istituzionali, da una Lectio magistralis del Professor Maurizio Servili, Professore ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Perugia, incentrato sulla biodiversità olivicola come valore aggiunto del made in Italy.

Le aziende finaliste che si contenderanno i premi provengono dall’Umbria e Lazio (12), Puglia (10), Toscana e Sardegna (9), Sicilia e Abruzzo (8), Campania e Calabria (5), Veneto, Lombardia e Liguria(4), Marche (3), Molise e Trentino (2), Basilicata ed Emilia Romagna (1).

Ma il lavoro dell’Ercole Olivario non si esaurirà con la giornata di sabato 1 Aprile. Anzi, quella sarà soltanto l’occasione per porre le basi di un progetto che ha come obiettivo quello di accompagnare le aziende vincitrici attraverso una serie di tappe atte a promuovere le loro etichette. I vincitori delle varie categorie, infatti, saranno presenti agli stand che UNAPROL allestirà al Sol di Verona nel mese di aprile e a TUTTOFOOD di Milano, in maggio. La collaborazione del Consorzio Olivicolo Italiano con l’Agenzia ICE sarà, in entrambe le fiere di grande aiuto per le aziende vincitrici che potranno contare su incontri B2B e workshop dedicati alla promozione degli oli vincitori del concorso.

Si ricorda infine, a latere del Concorso, l’incontro formativo del 31 Marzo riservato stampa in tema che si svolgerà presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Perugia. L’evento, realizzato grazie alla collaborazione di UNAGA Unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca, Energie Rinnovabili e della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) sarà incentrato sulla normativa per la prevenzione delle frodi.

Appuntamento al 1 Aprile a Perugia per conoscere i vincitori del 2017.

www.ercoleolivario.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per