Le Pro Loco di tutta Italia dicono grazie all’Unesco e alla legge che valorizza il patrimonio immateriale.
L’Opera dei Pupi, il Canto a Tenore dei pastori sardi, l’Arte del violino a Cremona, la Dieta mediterranea, la Rete delle città delle macchine a spalla (Viterbo, Nola, Sassari e Palmi Calabro) e la Vite ad alberello di Pantelleria potranno d’ora in poi godere in Italia della stessa attenzione, degli stessi fondi e della stessa valorizzazione riservati ai siti UNESCO classici come il centro storico di Napoli, Venezia, Pompei o le Dolomiti.
Con il via libera all'unanimità in sede legislativa da parte della commissione Cultura del Senato, e’ stato approvato in via definitiva il provvedimento che assegna pari dignità e risorse ai beni
immateriali patrimonio Unesco equiparandoli ai beni materiali.
“È un importante segnale per gli elementi riconosciuti dall’UNESCO quali Patrimoni immateriali che potranno essere così ancor di più tutelati e valorizzati”, lo afferma il presidente delle Pro Loco d’Italia (Unpli), Antonino La Spina, commentando l’approvazione da parte della Commissione Cultura del Senato, in sede legislativa, della legge che attribuisce risorse ai beni del patrimonio immateriale italiani, fin qui riconosciuti dall’Unesco, equiparandoli ai beni materiali.
L’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) dal giugno 2012 è tra le 160 realtà mondiali accreditate presso il Comitato Intergovernativo UNESCO previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. Obiettivo raggiunto grazie all’impegno profuso in questi ultimi anni proprio nella sensibilizzazione delle Pro Loco e delle comunità locali sui temi legati alle potenzialità dei beni immateriali, ma anche alla loro fragilità.
Il principale risultato di questo impegno è la creazione di un inventario online (il canale youtube Memoria Immateriale) che conta oltre 1300 video sui temi della Convenzione UNESCO del 2003 (saperi, tradizioni, artigianato, oralità, riti, conoscenze, pratiche sociali, ecc.) e che ha totalizzato circa 4 milioni di minuti visualizzati in Italia e non solo.
“L’Unpli da oltre dieci anni è impegnata nella realizzazioni di progetti volti alla tutela, valorizzazione e alla trasmissione intergenerazionale dei patrimoni culturali immateriali. Il canale/inventario ‘Memoria Immateriale’ su YouTube è un caso nel panorama internazionale essendo costituito dai contributi raccolti dal nostro staff sul territorio italiano grazie alla capillare rete delle oltre 6.200 Pro Loco associate. L’Unpli – ha concluso La Spina – è pronta dunque a lavorare in sinergia con il Governo e gli organi preposti per il coinvolgimento delle comunità locali su percorsi di riconoscimento e progetti di sviluppo locale legati a questi patrimoni culturali”.
Il Senato ha varato anche un ordine del giorno bipartisan che impegna al governo ad attivarsi perché le lingue classiche per eccellenza, latino e greco, entrino a far parte del patrimonio Unesco. “Si tratta di misure attese da anni”, ha detto la relatrice Elena Ferrara (Pd): “L’Italia è la prima nazione al mondo per numero di siti Unesco, ma non tutti sanno che molte delle nostre eccellenze sono immateriali”. A garantire la programmazione delle salvaguardia del patrimonio saranno il milione e 300 mila euro stanziato per i beni dell’Unesco, più altri 800 mila euro di fondi Mibact previsti nella legge di Stabilità 2016.
La protezione potrà estendersi anche ai beni immateriali eletti nei prossimi anni: tra le candidature c’e’ quella dell’arte della pizza napoletana.
L’Opera dei Pupi, il Canto a Tenore dei pastori sardi, l’Arte del violino a Cremona, la Dieta mediterranea, la Rete delle città delle macchine a spalla (Viterbo, Nola, Sassari e Palmi Calabro) e la Vite ad alberello di Pantelleria potranno d’ora in poi godere in Italia della stessa attenzione, degli stessi fondi e della stessa valorizzazione riservati ai siti UNESCO classici come il centro storico di Napoli, Venezia, Pompei o le Dolomiti.
Con il via libera all'unanimità in sede legislativa da parte della commissione Cultura del Senato, e’ stato approvato in via definitiva il provvedimento che assegna pari dignità e risorse ai beni
immateriali patrimonio Unesco equiparandoli ai beni materiali.
“È un importante segnale per gli elementi riconosciuti dall’UNESCO quali Patrimoni immateriali che potranno essere così ancor di più tutelati e valorizzati”, lo afferma il presidente delle Pro Loco d’Italia (Unpli), Antonino La Spina, commentando l’approvazione da parte della Commissione Cultura del Senato, in sede legislativa, della legge che attribuisce risorse ai beni del patrimonio immateriale italiani, fin qui riconosciuti dall’Unesco, equiparandoli ai beni materiali.
L’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) dal giugno 2012 è tra le 160 realtà mondiali accreditate presso il Comitato Intergovernativo UNESCO previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. Obiettivo raggiunto grazie all’impegno profuso in questi ultimi anni proprio nella sensibilizzazione delle Pro Loco e delle comunità locali sui temi legati alle potenzialità dei beni immateriali, ma anche alla loro fragilità.
Il principale risultato di questo impegno è la creazione di un inventario online (il canale youtube Memoria Immateriale) che conta oltre 1300 video sui temi della Convenzione UNESCO del 2003 (saperi, tradizioni, artigianato, oralità, riti, conoscenze, pratiche sociali, ecc.) e che ha totalizzato circa 4 milioni di minuti visualizzati in Italia e non solo.
“L’Unpli da oltre dieci anni è impegnata nella realizzazioni di progetti volti alla tutela, valorizzazione e alla trasmissione intergenerazionale dei patrimoni culturali immateriali. Il canale/inventario ‘Memoria Immateriale’ su YouTube è un caso nel panorama internazionale essendo costituito dai contributi raccolti dal nostro staff sul territorio italiano grazie alla capillare rete delle oltre 6.200 Pro Loco associate. L’Unpli – ha concluso La Spina – è pronta dunque a lavorare in sinergia con il Governo e gli organi preposti per il coinvolgimento delle comunità locali su percorsi di riconoscimento e progetti di sviluppo locale legati a questi patrimoni culturali”.
Il Senato ha varato anche un ordine del giorno bipartisan che impegna al governo ad attivarsi perché le lingue classiche per eccellenza, latino e greco, entrino a far parte del patrimonio Unesco. “Si tratta di misure attese da anni”, ha detto la relatrice Elena Ferrara (Pd): “L’Italia è la prima nazione al mondo per numero di siti Unesco, ma non tutti sanno che molte delle nostre eccellenze sono immateriali”. A garantire la programmazione delle salvaguardia del patrimonio saranno il milione e 300 mila euro stanziato per i beni dell’Unesco, più altri 800 mila euro di fondi Mibact previsti nella legge di Stabilità 2016.
La protezione potrà estendersi anche ai beni immateriali eletti nei prossimi anni: tra le candidature c’e’ quella dell’arte della pizza napoletana.
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