Nudo su bottiglia di vino di Magritte venduta per 725mila dollari
Venduta un'opera dell'artista René Magritte dipinta su una bottiglia vuota di vino rosso.
Femme-Bouteille, ritrae un nudo femminile che è solo uno di una serie di opere del surrealista belga venduta da Christie’s a New York nella sua “Impressionist & Modern Art Evening Sale”. L'opera, stimata tra i 500.000 e gli 800.000 dollari, è stata aggiudicato per 725.000. Fu dipinta tra il 1940 e il 1941, anni in cui le restrizioni della guerra inducevano gli artisti ad utilizzare, invece che la tela in quel periodo scarsamente reperibile, altri mezzi di supporto su cui dipingere come appunto nel caso di Magritte anche bottiglie.
Jessica Fertig, esperta di Christie, fa osservare che anche Picasso creava le sue opere lavorando su carta o cartone. Magritte ha iniziato a dipingere su bottiglie di vino perché più facilmente disponibili e quelle su cui ha dipinto i nudi femminili sono diventate tra le sue opere più ambite.
Venduta un'opera dell'artista René Magritte dipinta su una bottiglia vuota di vino rosso.
Femme-Bouteille, ritrae un nudo femminile che è solo uno di una serie di opere del surrealista belga venduta da Christie’s a New York nella sua “Impressionist & Modern Art Evening Sale”. L'opera, stimata tra i 500.000 e gli 800.000 dollari, è stata aggiudicato per 725.000. Fu dipinta tra il 1940 e il 1941, anni in cui le restrizioni della guerra inducevano gli artisti ad utilizzare, invece che la tela in quel periodo scarsamente reperibile, altri mezzi di supporto su cui dipingere come appunto nel caso di Magritte anche bottiglie.
Jessica Fertig, esperta di Christie, fa osservare che anche Picasso creava le sue opere lavorando su carta o cartone. Magritte ha iniziato a dipingere su bottiglie di vino perché più facilmente disponibili e quelle su cui ha dipinto i nudi femminili sono diventate tra le sue opere più ambite.
Femme-Bouteille è stata dipinta ad olio su una bottiglia di Bordeaux vuota. Fertig aggiunge che la forma della bottiglia era perfettamente adatta per quello che intendeva rappresentare Magritte attraverso la pittura-cum-scultura.
Magritte volutamente le utilizzava perché replicavano le forme sinuose del corpo femminile. L'ombreggiatura infine andava a sottolineare l'illusione, seguendo l'idea surrealista, di prendere un oggetto e trasformarlo in qualcosa che non è.
La bottiglia ha avuto anche un certo numero di proprietari illustri nella sua vita, è stata infatti di proprietà di un altro leader surrealista belga, Paul Delvaux, che la donò al pittore Olivier Picard che a sua volta donò al famoso sarto inglese Hardy Amies che aveva lavorato come un agente segreto per il SOE, un’organizzazione britannica operante nella seconda guerra mondiale.
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