Eccellenze del vino riunite in Franciacorta
Il 6 novembre prossimo il gotha del vino si riunisce al Relais & Chateaux de L’ALBERETA in Franciacorta per discutere su come indirizzare le prossime politiche di investimento alla luce dei finanziamenti dell’OCM Vino provenienti dall’Unione Europea.
A riunirli è For.Agri, il Fondo interprofessionale del settore agricolo e agroalimentare.
Dopo la chiusura dell’EXPO che ancora una volta ha decretato il successo, per molti insperato, del made in Italy e dopo i confortanti numeri dell’export agroalimentare italiano e del settore vino in particolare, appare necessario cercare di indirizzare gli investimenti per rinnovare e ammodernare gli impianti viticoli e le cantine.
I finanziamenti provenienti dalla UE dovranno consolidare e, possibilmente, migliorare i già soddisfacenti risultati.
Le domande a cui dare risposte sono complesse: sotto quale forma dovranno essere impiegati i finanziamenti provenienti dall’Unione Europea? Su quali vini e per quali mercati vogliamo puntare nel prossimo futuro per soddisfare al meglio i consumatori?
Il dibattito vede la presenza di: Riccardo Ricci Curbastro (Az. Ricci Curbastro) Presidente di Federdoc; Davide Gaeta (Università di Verona) docente di Agribusiness; Sandro Boscaini (Az. Masi) Presidente di Federvini; Marco Simonit (Az. Simonit&Sirch); Arturo Ziliani (Az. Berlucchi) dell’Unione Italiana Vini; Mattia Vezzola (Az. Costaripa) enologo; Silvana Ballotta Fondatrice e General Manager del Gruppo Business Strategies; Emanuele Fontana, Direzione Corporate U.O. Agricoltura e Credito Agevolato presso la Banca Popolare di Vicenza; Roberto.
Bianchi direttore di For.Agri coordinati dal giornalista economico de L’Espresso Maurizio Maggi.
“Le misure sugli investimenti per il settore vitivinicolo – dichiara Roberto Bianchi, Direttore di For.Agri - possono essere un fattore importante per migliorare ancora
le già ottime performance del vino italiano. Ma bisogna saper fare sistema e sviluppare le adeguate professionalità all’interno delle imprese per supportare il nuovo che comunque arriverà. In questo For.Agri ambisce ad essere il partner della migliore imprenditoria italiana.”
“Le misure di investimento finanziate da parte dell’Unione Europea – dichiara Davide Gaeta, docente di Agribusiness alla Facoltà di Economia dell’Università di Verona e titolare dell’Azienda Eleva nella Valpolicella Classica – non sono uno strumento finanziario, se pur, almeno idealmente, molto utile; rappresentano anche e soprattutto un riferimento strategico di politica economica per il futuro del settore; per questa ragione il dibattito che ci attende tra attori ed operatori del sistema dovrà vertere su quale direzione il futuro del vino italiano dovrà percorrere efficacemente.”
“Il futuro del settore - dichiara Mattia Vezzola, Enologo e titolare dell’Azienda Costaripa, Moniga del Garda - sarà a mio avviso diviso in tre tipologie di strategie aziendali: quelle a "carattere internazionale" che si affidano al gusto del consumatore e che lo seguono sulla base delle sue mutevoli esigenze e preferenze; le aziende più tipicamente a modello europeo, che si affidano alla propria storia e tradizione, caratterizzate da vino con una propria identità; quelle che copieranno ora un modello ora l'altro.”
A riunirli è For.Agri, il Fondo interprofessionale del settore agricolo e agroalimentare.
Dopo la chiusura dell’EXPO che ancora una volta ha decretato il successo, per molti insperato, del made in Italy e dopo i confortanti numeri dell’export agroalimentare italiano e del settore vino in particolare, appare necessario cercare di indirizzare gli investimenti per rinnovare e ammodernare gli impianti viticoli e le cantine.
I finanziamenti provenienti dalla UE dovranno consolidare e, possibilmente, migliorare i già soddisfacenti risultati.
Le domande a cui dare risposte sono complesse: sotto quale forma dovranno essere impiegati i finanziamenti provenienti dall’Unione Europea? Su quali vini e per quali mercati vogliamo puntare nel prossimo futuro per soddisfare al meglio i consumatori?
Il dibattito vede la presenza di: Riccardo Ricci Curbastro (Az. Ricci Curbastro) Presidente di Federdoc; Davide Gaeta (Università di Verona) docente di Agribusiness; Sandro Boscaini (Az. Masi) Presidente di Federvini; Marco Simonit (Az. Simonit&Sirch); Arturo Ziliani (Az. Berlucchi) dell’Unione Italiana Vini; Mattia Vezzola (Az. Costaripa) enologo; Silvana Ballotta Fondatrice e General Manager del Gruppo Business Strategies; Emanuele Fontana, Direzione Corporate U.O. Agricoltura e Credito Agevolato presso la Banca Popolare di Vicenza; Roberto.
Bianchi direttore di For.Agri coordinati dal giornalista economico de L’Espresso Maurizio Maggi.
“Le misure sugli investimenti per il settore vitivinicolo – dichiara Roberto Bianchi, Direttore di For.Agri - possono essere un fattore importante per migliorare ancora
le già ottime performance del vino italiano. Ma bisogna saper fare sistema e sviluppare le adeguate professionalità all’interno delle imprese per supportare il nuovo che comunque arriverà. In questo For.Agri ambisce ad essere il partner della migliore imprenditoria italiana.”
“Le misure di investimento finanziate da parte dell’Unione Europea – dichiara Davide Gaeta, docente di Agribusiness alla Facoltà di Economia dell’Università di Verona e titolare dell’Azienda Eleva nella Valpolicella Classica – non sono uno strumento finanziario, se pur, almeno idealmente, molto utile; rappresentano anche e soprattutto un riferimento strategico di politica economica per il futuro del settore; per questa ragione il dibattito che ci attende tra attori ed operatori del sistema dovrà vertere su quale direzione il futuro del vino italiano dovrà percorrere efficacemente.”
“Il futuro del settore - dichiara Mattia Vezzola, Enologo e titolare dell’Azienda Costaripa, Moniga del Garda - sarà a mio avviso diviso in tre tipologie di strategie aziendali: quelle a "carattere internazionale" che si affidano al gusto del consumatore e che lo seguono sulla base delle sue mutevoli esigenze e preferenze; le aziende più tipicamente a modello europeo, che si affidano alla propria storia e tradizione, caratterizzate da vino con una propria identità; quelle che copieranno ora un modello ora l'altro.”
PROGRAMMA
LE MISURE SUGLI INVESTIMENTI NELLA POLITICA VITIVINICOLA DELL’UE
“INVESTIMENTI PER COSA – INVESTIMENTI PER CHI” ANALISI DI EFFICACIA DISCUSSA ATTRAVERSO I PROTAGONISTI ITALIANI
6 novembre 2015 – ore 15.30
Relais & Chateaux L’ALBERETA - Erbusco Franciacorta
Riccardo Ricci Curbastro
Presidente Federdoc “Le DOC italiane tra normative e mercati”
Daviide Gaeta
Università di Verona “Valutazione dell’ocm vino e sue prospettive”
Sandro Boscaiinii
Presidente Federvini “Certezze, dubbi e aspettative delle imprese”
Marco Simonit
Simonit&Sirch “Investimenti e futuro della viticoltura”
Arturo Zilliani
UIV - Berlucchi “Il successo delle bollicine italiane: l’esperienza Franciacorta”
Mattiia Vezzolla
Enologo “Investimenti per quali vini?”
Siillvana Ballotta
Business Strategies “La consulenza per i piani ocm vino”
Emanuelle Fontana
Banca Popolare di Vicenza “Credito e finanziamenti”
Roberto Bianchii
Direttore Foragri “Le professionalità per l’impresa”
Modera Maurizio Maggi L’’Espresso
E’ invitato l’On. Maurizio Martina Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Al termine visita guidata e cena riservata nelle cantine dell’azienda Bellavista
Le misure sugli investimenti in vigneto e cantina rappresentano ormai uno strumento radicato
dell’organizzazione comune di mercato e delle politiche strutturali per promuovere lo sviluppo e la competitività dell’impresa vitivinicola.
Pur mediaticamente forse meno note rispetto ad altre misure, quali la promozione nei Paesi Terzi, la loro diffusione si è progressivamente sviluppata sia nel tempo che nella capillarità delle diverse regioni viticole comunitarie ed italiane.
A distanza da diversi anni dalla loro prima attuazione e con la prospettiva di divenire sempre più motori di sviluppo del settore, ne discutono in un dibattito che promette di essere intenso e diretto, alcuni dei protagonisti del comparto. La tavola rotonda intende mettere a confronto gli attuatori, a vario titolo, delle misure di investimento, siano essi i responsabili delle valutazioni di credito, i
consulenti dei piani di progetto, gli esperti di viticoltura e gli enologi d’azienda, con i decisori pubblici ed i responsabili politici delle organizzazioni di filiera.
Il confronto tra chi ha l’esperienza diretta nella gestione delle misure degli investimenti data dalla verifica sul campo e di coloro che le hanno varate ed hanno la responsabilità di adeguarne la loro azione nel tempo, ci auguriamo permetterà di valutare, nel corso del dibattito, l’efficacia delle scelte intraprese e le possibili direzioni di sviluppo future.
Foragri, proseguendo nella sua attività di stimolo e approfondimento delle tematiche più attuali nei diversi settori, si rivolge con questa iniziativa soprattutto ai manager del settore vitivinicolo sollecitandone la presenza e l’intervento diretto nel corso del dibattito. E’ a loro, infatti, che è demandato il compito di seguire gli sviluppi e gli investimenti aziendali e individuare le conseguenti e adeguate professionalità che sappiano collaborare efficacemente alla crescita delle imprese.
Come raggiungere L’Albereta
· Autostrada Milano – Venezia
· Uscita Rovato
· Alla prima rotonda dopo il casello, prendere l’ultima uscita. Dopo pochi metri, trovate una
seconda rotonda, qui prendete direzione “Sarnico – Erbusco”.
· Proseguite per 3km (troverete un solo semaforo a metà del percorso); troverete alla vostra destra
una villa palladiana, Villa Lechi, con un grande vigneto. A questa altezza, subito dopo la segnaletica che indica l’entrata in “Erbusco”, svoltate a destra in via Vittoria.
· Proseguite dritto e salite tutta la collina; in cima, alla vostra sinistra, si trova il Relais &
Chateaux L’Albereta Via Vittorio Emanuele n° 23, Erbusco (BS) Tel. 030 – 77 60 550
Per conferme di partecipazione: elisa@trefolonieassociati.com
Per ulteriori informazioni: segreteria@foragri.com - p.perruzzo@foragri.com - 0688817690
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