PARTE IL 30 OTTOBRE LA COMMERCIALIZZAZIONE DEL VINO NOVELLO 2015. ELEVATA LA QUALITÀ, RIDOTTA LA QUANTITÀ
Novello: un vino particolare, giovane, disimpegnato, piacevole che ben si sposa a molti prodotti dell’autunno
Prodotto per la prima volta in Italia nel 1975 dalla Marchesi Antinori, è stato successivamente regolamentato con almeno il 40% di uve sottoposte a fermentazione con macerazione carbonica, un metodo piuttosto costoso sia in termini di materia prima che di tecnologia.
In sintesi i grappoli interi vengono stipati in serbatoi di acciaio in cui viene immessa anidride carbonica. Le uve restano nei contenitori per circa due settimane a una temperatura di 28° - 30°: Durante questo periodo si attiva un’autofermentazione enzimatica che trasforma gli zuccheri in alcol e stimola la produzione di glicerolo, elemento principe della morbidezza del vino e responsabile dell’estrazione dei componenti della buccia, limitando il rilascio di parti significative di tannino, responsabile della sensazione di astringenza. L’uva viene poi pigiata e subisce la normale fermentazione che si completerà in quattro o sei giorni. Completata la trasformazione da mosto a vino, il novello viene travasato, filtrato e messo in commercio.
La menzione tradizionale "novello" o “vino novello”, è disciplinata da dal Decreto ministeriale 13 agosto 2012 ed è riservata alle categorie dei vini Dop e Igp, tranquilli e frizzanti. I relativi metodi di elaborazione e l'epoca in cui detta tipologia deve essere immessi al consumo sono specificati nell’allegato 7 de prima citato Dm.
"La commercializzazione del vino Novello può avvenire alle ore 0.01 del 30 ottobre dell’annata di produzione delle uve. Esso non va confuso con il “vino nuovo”, che solitamente si commercializza a marzo-aprile e non subisce macerazione carbonica. La qualificazione “novello” o “vino novello” può essere utilizzata soltanto nella designazione dei vini a Indicazione geografica tipica o a Denominazione di origine i cui i disciplinari di produzione la prevedono.
IL VINO NOVELLO IN PILLOLE
* Le caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche del vino no-vello devono essere acquisite nella rispettiva zona di produzione e/o di vinificazione.
* L’imbottigliamento deve essere effettuato entro il 31 dicembre dell’anno della vendemmia da cui derivano le uve utilizzate per la produzione.
* Il periodo di vinificazione non può essere inferiore a dieci giorni.
* Nella preparazione dei vini novelli deve essere presente almeno il 40% di vino ottenuto mediante macerazione carbonica di uva intera.
* Il contenuto alcolico del vino novello non deve essere inferiore a 11 gradi.
* Il contenuto minimo di zuccheri residui non deve superare i 10 grammi per litro.
* I vini novelli devo riportare in etichetta l'annata di produzione delle uve.
Novello: un vino particolare, giovane, disimpegnato, piacevole che ben si sposa a molti prodotti dell’autunno
Quindici anni fa faceva registrare grande interesse sia in Italia che all’estero. Oggi la sua produzione e quindi le vendite sono un po’ offuscate. Assoenologi stima che la produzione 2015 sarà tra i 3 ed i 4 milioni di bottiglie, contro i quasi 10 milioni del 2010.
Prodotto per la prima volta in Italia nel 1975 dalla Marchesi Antinori, è stato successivamente regolamentato con almeno il 40% di uve sottoposte a fermentazione con macerazione carbonica, un metodo piuttosto costoso sia in termini di materia prima che di tecnologia.
In sintesi i grappoli interi vengono stipati in serbatoi di acciaio in cui viene immessa anidride carbonica. Le uve restano nei contenitori per circa due settimane a una temperatura di 28° - 30°: Durante questo periodo si attiva un’autofermentazione enzimatica che trasforma gli zuccheri in alcol e stimola la produzione di glicerolo, elemento principe della morbidezza del vino e responsabile dell’estrazione dei componenti della buccia, limitando il rilascio di parti significative di tannino, responsabile della sensazione di astringenza. L’uva viene poi pigiata e subisce la normale fermentazione che si completerà in quattro o sei giorni. Completata la trasformazione da mosto a vino, il novello viene travasato, filtrato e messo in commercio.
La menzione tradizionale "novello" o “vino novello”, è disciplinata da dal Decreto ministeriale 13 agosto 2012 ed è riservata alle categorie dei vini Dop e Igp, tranquilli e frizzanti. I relativi metodi di elaborazione e l'epoca in cui detta tipologia deve essere immessi al consumo sono specificati nell’allegato 7 de prima citato Dm.
"La commercializzazione del vino Novello può avvenire alle ore 0.01 del 30 ottobre dell’annata di produzione delle uve. Esso non va confuso con il “vino nuovo”, che solitamente si commercializza a marzo-aprile e non subisce macerazione carbonica. La qualificazione “novello” o “vino novello” può essere utilizzata soltanto nella designazione dei vini a Indicazione geografica tipica o a Denominazione di origine i cui i disciplinari di produzione la prevedono.
IL VINO NOVELLO IN PILLOLE
* Le caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche del vino no-vello devono essere acquisite nella rispettiva zona di produzione e/o di vinificazione.
* L’imbottigliamento deve essere effettuato entro il 31 dicembre dell’anno della vendemmia da cui derivano le uve utilizzate per la produzione.
* Il periodo di vinificazione non può essere inferiore a dieci giorni.
* Nella preparazione dei vini novelli deve essere presente almeno il 40% di vino ottenuto mediante macerazione carbonica di uva intera.
* Il contenuto alcolico del vino novello non deve essere inferiore a 11 gradi.
* Il contenuto minimo di zuccheri residui non deve superare i 10 grammi per litro.
* I vini novelli devo riportare in etichetta l'annata di produzione delle uve.
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