Un sospiro di sollievo. Si preannuncia una buona vendemmia per i viticoltori del nostro Paese
Dopo un pessimo 2014 coltivatori e produttori italiani mantengono le dita incrociate
Secondo il reportage di Wine-Searcher, è ancora presto per parlare di qualità per l'annata 2015, ma i coltivatori italiani stanno tirando un sospiro di sollievo e contemporaneamente tengono le dita incrociate dopo la pessima vendemmia 2014. Sarà l'anno d'oro che tutti ci aspettiamo?
In generale quest'anno, l'andamento in vigna è molto migliorato per i produttori di tutta Italia, i buoni livelli di pioggia nella prima parte della stagione, sono stati compensati dal caldo torrido nel mese di luglio. Fin qui, tutto bene, ma c'è comunque una certa preoccupazione tra i produttori riguardo l'intensità di calore, anche se le previsioni meteo indicano che sarà un agosto più fresco.
"Per ora non ci sono problemi", ha detto Leonardo Valenti, docente di viticoltura all'Università di Milano e consulente di importanti aziende in tutta Italia. "Le riserve idriche accumulate in inverno e primavera sono ancora attive. Naturalmente, i vigneti in terreni più leggeri potranno soffrire di più. C'è qualche accenno di maturazione precoce, ma, fatta eccezione per le uve base degli spumanti, che andranno vendemmiate a metà agosto, mi sembra che per il momento il raccolto sia regolare."
"Il calore ha fermato la respirazione nelle uve", ha aggiunto, "il che significa che la fotosintesi e il processo di maturazione è rallentato."
La maggior parte dei coltivatori sono felici di questa annata che è sicuramente migliore rispetto allo scorso anno, quando la pioggia, la grandine e le basse temperature in combinazione hanno portato al raccolto più basso degli ultimi 50 anni.
"I vigneti sono in buona salute, dal Piemonte al Friuli, dalla Sardegna alla Sicilia," ha dichiarato Donato Lanati, direttore del centro di ricerca Enosis-Wonder e consulente per diverse aziende vinicole. "I rendimenti sono buoni e porteranno una produzione abbondante. Le viti non sono sotto stress e l'invaiatura è avvenuta leggermente prima del previsto."
L'enologo toscano Carlo Ferrini è entusiasta di questa annata. "Lo stato di salute delle uve è perfetta, i vigneti sono in condizioni meravigliose Ma c'è troppo caldo e quindi spero che le temperature si abbassino un po': La vite è come noi esseri umani - con troppo calore ci si addormenta, e questa non è una buona cosa."
Giuseppe Caviola, uno dei produttori di maggior successo in Piemonte, è tranquillo e molto fiducioso per l'annata 2015. "L'inverno e la primavera hanno garantito una buona scorta di acqua e, nonostante le temperature, attualmente, mi limito a raccogliere un po' prima, ma è troppo presto per dirlo con certezza."
Emilio Falsini consultant per molte cantine in Toscana, Piemonte e Sicilia, si è detto sollevato. "Per il momento vedo solo una bella annata per queste tre regioni. Le viti sono in buona salute, non vi è alcun segno di siccità e pochi segni di maturazione precoce."
"Per ora le piante sono in buona salute," dice anche Valentino Ciarla, un giovane enologo che lavora in Sicilia, Toscana e Umbria. "Forse avremo una vendemmia anticipata, ma è ancora troppo presto per dirlo con certezza. Naturalmente si tratta di un anno che, se confrontato con il 2014, è oro."
Dopo un pessimo 2014 coltivatori e produttori italiani mantengono le dita incrociate
Secondo il reportage di Wine-Searcher, è ancora presto per parlare di qualità per l'annata 2015, ma i coltivatori italiani stanno tirando un sospiro di sollievo e contemporaneamente tengono le dita incrociate dopo la pessima vendemmia 2014. Sarà l'anno d'oro che tutti ci aspettiamo?
In generale quest'anno, l'andamento in vigna è molto migliorato per i produttori di tutta Italia, i buoni livelli di pioggia nella prima parte della stagione, sono stati compensati dal caldo torrido nel mese di luglio. Fin qui, tutto bene, ma c'è comunque una certa preoccupazione tra i produttori riguardo l'intensità di calore, anche se le previsioni meteo indicano che sarà un agosto più fresco.
"Per ora non ci sono problemi", ha detto Leonardo Valenti, docente di viticoltura all'Università di Milano e consulente di importanti aziende in tutta Italia. "Le riserve idriche accumulate in inverno e primavera sono ancora attive. Naturalmente, i vigneti in terreni più leggeri potranno soffrire di più. C'è qualche accenno di maturazione precoce, ma, fatta eccezione per le uve base degli spumanti, che andranno vendemmiate a metà agosto, mi sembra che per il momento il raccolto sia regolare."
"Il calore ha fermato la respirazione nelle uve", ha aggiunto, "il che significa che la fotosintesi e il processo di maturazione è rallentato."
La maggior parte dei coltivatori sono felici di questa annata che è sicuramente migliore rispetto allo scorso anno, quando la pioggia, la grandine e le basse temperature in combinazione hanno portato al raccolto più basso degli ultimi 50 anni.
"I vigneti sono in buona salute, dal Piemonte al Friuli, dalla Sardegna alla Sicilia," ha dichiarato Donato Lanati, direttore del centro di ricerca Enosis-Wonder e consulente per diverse aziende vinicole. "I rendimenti sono buoni e porteranno una produzione abbondante. Le viti non sono sotto stress e l'invaiatura è avvenuta leggermente prima del previsto."
L'enologo toscano Carlo Ferrini è entusiasta di questa annata. "Lo stato di salute delle uve è perfetta, i vigneti sono in condizioni meravigliose Ma c'è troppo caldo e quindi spero che le temperature si abbassino un po': La vite è come noi esseri umani - con troppo calore ci si addormenta, e questa non è una buona cosa."
Giuseppe Caviola, uno dei produttori di maggior successo in Piemonte, è tranquillo e molto fiducioso per l'annata 2015. "L'inverno e la primavera hanno garantito una buona scorta di acqua e, nonostante le temperature, attualmente, mi limito a raccogliere un po' prima, ma è troppo presto per dirlo con certezza."
Emilio Falsini consultant per molte cantine in Toscana, Piemonte e Sicilia, si è detto sollevato. "Per il momento vedo solo una bella annata per queste tre regioni. Le viti sono in buona salute, non vi è alcun segno di siccità e pochi segni di maturazione precoce."
"Per ora le piante sono in buona salute," dice anche Valentino Ciarla, un giovane enologo che lavora in Sicilia, Toscana e Umbria. "Forse avremo una vendemmia anticipata, ma è ancora troppo presto per dirlo con certezza. Naturalmente si tratta di un anno che, se confrontato con il 2014, è oro."
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