Passa ai contenuti principali

Wine Cocktail

A Cocktail under the bamboo tree


Il Bamboo Cocktail rappresenta uno degli ultimi esempi di "wine cocktail" molto in voga ad inizio del '900.

Fu sorprendentemente inventato in Giappone, dove è tuttora preparato, presso l'Ally Bar di Tokio, con le percentuali leggermente diverse pari a 4,5 cl di Vermouth ed 1,5 di Sherry.

Il Cocktail venne codificato per la prima volta nel 1908 nel libro "The World Drink" di William Boothby nella versione che vede pari quantità di Vermouth e Sherry.

Il Cocktail molto secco fu preparato per la prima volta nel 1889 da Luis Eppinger, un capo barman di origine tedesca del Grand Hotel di Yokohama, prendendo ispirazione sicuramente dal Cocktail europeo Adonis, molto in voga nel tempo.

In Giappone non esisteva il vermouth rosso dolce italiano, andando per la maggiore il dry francese, non rimase quindi altra scelta al barman che sostituire i prodotti, creando comunque una miscela piacevole che riscosse molto successo fra i dignitari europei e americani che iniziavano a visitare il paese del Sol Levante, che lentamente si stava aprendo al mondo.

Una versione poco accreditata sostiene che l'esotico nome sia stato dato successivamente, traendo ispirazione da una canzone di Bob Cole dal nome "Under the bamboo tree", molto famosa agli inizi del '900.

Bamboo Cocktail
  • 1 1/2 oz. Tio Pepe Sherry
  • 3/4 oz. Martini Dry
  • 1 dash orange bitters
Stir and strain into 3 oz. Cocktail glass.
                                                                                                                                                                                                                             

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece